Aggiornato il 03/01/2025 da Redazione
Dici Sardegna, dici spiagge paradisiache, siti archeologici e industriali Patrimonio Unesco, paesaggi naturali mozzafiato e tradizioni millenarie, uniche al mondo, tra cui quelle eno-gastronomiche. La Sardegna, infatti, vanta una gastronomia tra le più ricche d’Italia e soprattutto tra le più antiche: i piatti della tradizione vengono ancora oggi tramandati di generazione in generazione, sia sulla costa, più legate alla pesca sia nell’entroterra, legate, invece, alla tradizione agro-pastorale.
Partiamo dai primi con i malloreddus, conosciuti anche come gnocchetti sardi, piccoli gnocchi di semola di grano duro. Questa pasta ha una caratteristica forma a conchiglia rigata che permette di trattenere perfettamente i sughi. Solitamente vengono serviti con un ricco ragù di salsiccia, pomodoro e pecorino, un piatto sostanzioso e molto saporito. Altra specialità da assaggiare sono i culurgionis, tipici dell’Ogliastra. Si tratta di ravioli ripieni di patate, pecorino, menta e aglio. La loro forma unica, che ricorda una spiga di grano, simboleggia prosperità e abbondanza. Vengono solitamente conditi con un semplice sugo di pomodoro e basilico, che esalta il sapore delicato e armonioso del ripieno.
La zuppa gallurese è un piatto tradizionale della Gallura, a base di pane raffermo, brodo di carne e formaggio pecorino. Questo piatto viene cotto al forno fino a ottenere una consistenza morbida e cremosa, con una crosta dorata in superficie. Infine, la fregula, una pasta di semola simile al couscous, ma con grani più grandi e irregolari. Viene solitamente tostata e utilizzata in zuppe o piatti di pesce. Uno dei piatti più famosi è la fregula con arselle (vongole), dove il sapore intenso del mare si fonde con la consistenza unica della fregula tostata.
Tipica di Assemini, borgo incantevole a quindici chilometri da Cagliari, è la panada, una di torta salata ripiena di carne (solitamente agnello o maiale), patate, pomodori secchi e spezie. La crosta croccante racchiude un ripieno saporito e succulento, rendendola un piatto perfetto per i pranzi in famiglia o le occasioni speciali. Il porceddu (o maialetto) è forse il piatto sardo più famoso. Si tratta di un maialino da latte arrostito lentamente su uno spiedo, insaporito con aromi come mirto e rosmarino. Il risultato è una carne tenera e succulenta, con una crosta croccante e saporita; una vera prelibatezza. La pecora in cappotto, è un piatto a base di carne di pecora bollita con verdure e aromi. Solitamente preparato in inverno, durante le festività, è apprezzato per il suo sapore robusto e il brodo ricco e nutriente. Semplice, ma delizioso è l’agnello alla sarda, preparato con carne di agnello, patate, pomodori e aromi come il mirto e il rosmarino. Passando ai piatti a base di pesce, da provare è l’aragosta alla catalana tipica della zona di Alghero. Dopo essere stata lessata, l’aragosta viene servita con pomodori, cipolle e un condimento di olio, aceto e sale; un piatto molto semplice, ma che risulta essere tra le esperienze culinarie dell’isola da provare sicuramente.
Il pecorino sardo è uno dei formaggi più rappresentativi dell’isola. Prodotto con latte di pecora, è disponibile in diverse stagionature, dal fresco e morbido allo stagionato e piccante. Il pecorino sardo è un ingrediente fondamentale in molti piatti tradizionali e può essere gustato da solo o accompagnato da pane carasau e un buon bicchiere di vino Cannonau. A proposito di pane carasau: non si può andare in Sardegna e non assaggiare questo prodotto tipico unico. Noto anche come “carta da musica” per la sua sottigliezza e croccantezza, è un pane tradizionale sardo che accompagna molti pasti sull’isola. Questo pane sottile e croccante è perfetto da gustare da solo, con olio d’oliva e sale, o come base per piatti più elaborati come il pane frattau, che lo vede alternarsi a strati di salsa di pomodoro, pecorino e uova. Infine, ecco uno delle delizie gastronomiche di Sardegna: la bottarga. Ottenuta dalle uova di muggine o di tonno essiccate, la bottarga viene utilizzata grattugiata su pasta o insalate, aggiungendo un sapore intenso ai piatti; un ingrediente pregiato, apprezzato dai gourmet di tutto il mondo.
Tra i dolci sardi, le seadas sono sicuramente le più conosciute. Si tratta di un dessert a base di una sottile sfoglia ripiena di formaggio fresco (solitamente pecorino), fritta e poi ricoperta di miele. Il contrasto tra la croccantezza della sfoglia, la cremosità del formaggio e la dolcezza del miele rende le seadas irresistibili.
Photo Credits
Jorgehdezalonso, Wikimedia
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Foto di David Todd McCarty, Unsplash
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